L’intervista di Rossano Tiezzi sul virtuale

OLIVER CAMPONOVO ROSSANO TIEZZI – Nell’ultimo anno trascorso, le restrizioni sugli spostamenti hanno portato molte aziende ad affidarsi alle tecnologie per risolvere problemi di distanze. L’esempio più comune è sicuramente la videochiamata, la quale ha sostituito moltissime riunioni di lavoro. Diverse persone, tuttavia, attribuiscono a queste dinamiche il termine “virtuale”: ma sono davvero virtuali? Esiste una vera e propria definizione dell’aggettivo “virtuale”? Oliver Camponovo, analista finanziario e investitore, ha trovato un ottimo chiarimento nell’intervista a Rossano Tiezzi, direttore commerciale di Advepa Communication.

Rossano Tiezzi e il termine virtuale

Alcuni giorni fa il sito dell’azienda Ated ha pubblicato un’intervista al direttore commerciale di Advepa Communication, Rossano Tiezzi. Il video fa parte di una rubrica dal nome “L’opinionista” in cui trattano di alcune sfaccettature della tecnologia attuale. Questa in particolare riguarda il virtuale, prendendo in considerazione un esperto del settore.

Rossano Tiezzi è presente per fare chiarezza sul termine “virtuale” (da cui il titolo, “C’è virtuale e virtuale”). Per farlo preferisce cominciare con una prima distinzione, dicendo che il concetto di “virtuale” per Advepa è ben lontano dalla classica riunione aziendale su Zoom. In effetti, queste dinamiche principalmente “figlie” del periodo più recente potrebbero aver contribuito alla percezione di cosa sia il virtuale.

“Quello che facciamo noi è più complesso (di una chiamata su zoom). (…) O si definiscono molto bene i dettagli, o il termine “virtuale” molto spesso diventa un’esca.” Rossano Tiezzi in “L’opinionista”.

Il virtuale secondo Advepa: la fiera virtuale 3D

L’intervista per Ated è molto interessante proprio perché entriamo nel dettaglio di un’interpretazione di virtuale molto più approfondita. Grazie alla spiegazione di Rossano Tiezzi, infatti, possiamo conoscere il concetto di “realtà immersiva”, dal quale Advepa Communication prende ispirazione per creare fiere virtuali 3D. Per rendere un’idea iniziale da cui proseguire, l’intervistato afferma che “Si tratta di ciò che spesso vediamo nei videogiochi, ma spostato nell’area business”.

Ma in cosa consiste più precisamente una fiera virtuale 3D? Si tratta di una rappresentazione tridimensionale di un ambiente reale, ovvero potremmo vedere dei luoghi veri e propri ricreati sullo schermo. In questo caso, le fiere sono riproposte completamente in formato virtuale per permettere agli utenti di entrare al loro interno attraverso un personaggio chiamato “avatar”.

“(L’utente) Potrà andare davanti a uno stand, scaricare una brochure, chattare con lo standista (…). Le stesse identiche cose che avvengono all’interno di una fiera reale.” Rossano Tiezzi mentre descrive le fiere virtuali 3D.